lunedì 29 aprile 2013

Svelato il mistero...



     SVELATO IL MISTERO …
 Appena suonata la campanella della ricreazione, ci fiondammo tutti fuori nel corridoio. Io avevo un obiettivo: riuscire a capire il vero problema di Eric, e non c’era persona migliore di Simone, il suo amico di infanzia, per sapere questo genere di cose. Così, andai da lui.
“Ciao, Simone. Posso chiederti una cosa? In privato sarebbe meglio …”
“Ehm, si, certo, scusami Eric …”
“Non ti preoccupare, ci impiegherò pochissimo tempo” gli assicurai io sorridendo. 
Così facendo, ce ne andammo distanti.

“Ti volevo chiedere una cosa … riguarda Eric”
“Vuoi sapere perché sua sorella lo odia?” mi disse calmo.
“Sì. Non è normale che una sorella odi il proprio fratello, un motivo ci deve pur essere …”
“Sì, be’, non è colpa di Eric, ma la sorella lo ritiene il colpevole …”
“Continua” dissi io frettolosa: volevo sapere il vero problema!
“Quando è nato Eric, l’11 ottobre 1999, la madre è morta.”
“Quindi?!”
“La sorella crede sia colpa di Eric se la madre è morta … per di più, il padre, da quando è morta la moglie, si è buttato a capofitto nel lavoro, tornando a casa a orari indecenti, senza preoccuparsi dei figli. Eric, ogni giorno viene “cacciato” da casa dalla sorella e viene da me a fare i compiti e a studiare. Per questo siamo così amici, siamo come fratelli.”
“Ho capito… ma tu non hai mai provato ad aiutarlo?”
“Avrei voluto, ma lui non me ne ha data la possibilità” 
“Ah” fu la mia secca risposta. 
“Toglimi un’altra curiosità, se è vero che il padre non pensa ai figli, com’è possibile che Eric abbia frequentato un istituto privato fino alle medie?” gli chiesi io.
“Il padre di Eric, ha le possibilità economiche per mandare i propri figli in una scuola privata. Vedi, lui è il direttore di una banca. Per di più, poiché ha le possibilità economiche, compra ai figli tutto quello che vogliono, come cellulari, videogiochi e cose di questo tipo. Il vero problema è che non dialoga con loro, non li controlla … questi due ragazzi sono cresciuti senza una guida. Questo mi dispiace molto. Pensa al povero Eric e a sua sorella. Se il padre fosse stato più presente nelle loro vite, ora Melissa non lo tratterebbe così male …” terminò lui.
Io non sarei riuscita a starmene senza far niente. Qualcosa per aiutarlo l’avrei dovuta fare, ma non mi veniva niente in mente!
“Ok, grazie per avermi chiarito tutto … ciao” gli dissi e me ne andai da Alice a informarla di quello che mi aveva appena detto Simone. 
“Non è possibile!” urlò Alice “Non può essere davvero così! Che colpa ne ha Eric?!”
“Non ti agitare e calmati” le dissi io “Se non ci pensa il padre, lo aiuteremo noi e faremo capire a Melissa che si sbaglia di grosso!”
“Già, ben detto … ma in che modo?”
“Di preciso non saprei … ma ci riusciremo!”
A dir la verità, avevo già qualcosa in mente, ma non volevo parlarne con Alice, o almeno, non in quel momento, mi sembrava una cosa troppo folle. Avrei dovuto cercare una valida alternativa…

1 commento:

  1. mi spiace di non aver messo nel blog questo capitolo, ma sabato e domenica ho avuto dei problemi con la connessione ... chiedo scusa.
    comunque spero che questo capitolo vi piaccia :)

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