“In che senso?” chiesi a Lorenzo.
“Io avrò la parte di uno dei protagonisti. Interpreterò Federico.”
“Scusate, ma di che state parlando?” ci interruppe Eric.
“In breve” iniziai io “Quest’estate ho creato una storia che ho poi pubblicato su un blog. Ieri, una società televisiva, mi ha telefonata dicendomi che volevano crearci un film.”.
“Ester, non sapevo che scrivessi” mi interruppe Simone.
“Be’, a dir la verità, è stata la prima e unica volta” dissi io un po’ imbarazzata.
“Qual è la trama?” Chiese Eric.
“In pratica: il personaggio principale, ovvero io, deve iniziare le superiori. Il giorno del suo quattordicesimo compleanno scopre di avere dei poteri magici legati ai 4 elementi della natura. Federico..."
"Ovvero io", disse Lorenzo interrompendomi.
"Possiede quello dell’acqua", continuai io, "mentre Ester li possiede tutti. Ovviamente non sono gli unici ad avere questi poteri e devono perciò andare alla ricerca degli altri Prescelti…”.
“E come va a finire?” disse Alice incuriosita.
“Be’ … la invitiamo a leggere la storia!” dissi io imitando la voce di una ragazza da call center.
“Ester, ma è vero che reciterai tu il personaggio principale?” mi chiese Lorenzo interrompendo quel momento.
“Non lo so, ma mi piacerebbe … a proposito, sai quando iniziano le riprese?”
“A fine giugno 2014”
“In pratica quando finisce la scuola.”
“Sì”
“Allora esiste qualche chance per convincere i tuoi!” disse Alice tutta contenta e felice per me.
“È vero!” dissi io, che già immaginavo la mia vita da attrice.
*drin*drin*
La campanella che indicava la fine della ricreazione era appena suonata.
“Okay, meglio se rientriamo … ciao Lorenzo” dissi io.
“Ciao ciao” disse lui agitando la mano.
“Dai, rientriamo in classe” dissi rivolgendomi ai miei amici.
Le ultime ore passarono in fretta.
Tornata a casa, chiesi a mia madre e a mio padre il permesso di recitare nel film. Trovai le maniere adeguate per fare una domanda del genere. Cercai di essere più convincente di quanto non lo sia stata in tutta la mia vita.
Dissi loro che le riprese sarebbero iniziate a fine giugno e che quindi, non sarebbero stato un problema per la scuola. Dissi anche che Lorenzo avrebbe recitato con me.
Loro ascoltarono tutto con attenzione e dopo aver parlato e discusso per cinque minuti, il tempo che avevano a disposizione prima di riprendere le loro normali abitudini, mi dissero che potevo fare questa nuova esperienza.
Non ci potevo credere. Mi ero preparata psicologicamente per ricevere un “no”. Ero super felice.
“Okay, ora mangiamo. Facciamo in fretta che papà deve andare a lavoro, e noi, Ester, dobbiamo prepararci per l’appuntamento.” disse mamma con il sorriso sulle labbra.
Dopo aver mangiato, andai in camera mia per prepararmi. Mi vestii in modo semplice: un jeans e una maglietta.
Erano le 15 e mezza… eravamo in ritardo sulla tabella di marcia!
“Ester, sbrigati!” urlò mamma dal garage.
“Saluto Billo e vengo!”
“Ciao tesoro” dissi rivolgendomi al mio cucciolo ”Ora mamma ed io andiamo via, ma torniamo appena possibile”.
Gli feci una carezza e corsi giù per le scale. Rischiai di cadere, ma per fortuna, non successe.
Andai in macchina e partimmo a tutto gas verso l’agenzia.
Arrivammo alle quattro meno dieci, non so ancora io come.
Mentre chiedevamo informazioni in giro, trovai Lorenzo. La fortuna era dalla mia! Lui sicuramente conosceva questo posto. Chiedendo in giro ero venuta a conoscenza che era un attore professionista. Lo salutai velocemente e gli chiesi aiuto.
“Okay, non ti preoccupare, vi accompagno io” disse lui, dolce come sempre.
“Grazie mille. Se non ci fossi stato tu, ci saremmo perse di sicuro”
Prendemmo l’ascensore per arrivare al terzo piano. Era bellissimo. Tutto in vetro, o almeno credo, non me ne intendo molto. Comunque era trasparente e potevamo vedere fuori. C’era un panorama meraviglioso: un parco immenso e al centro un bellissimo laghetto artificiale. Nonostante l’altezza, si intravedevano le papere nuotare liberamente in quel posto paradisiaco.
Appena uscimmo dall’ascensore, Lorenzo andò avanti e noi lo seguimmo. Svoltammo un paio di volte e dopo credo 5 minuti, finalmente arrivammo.
Ero impaziente e il cuore mi batteva a mille.
Bussammo. Ci aprì un signore giovane, castano e con un sorriso stampato sulla faccia.
“Okay, allora io vado, queste sono questioni vostre, meglio non intromettersi” disse Lorenzo.
“No, se vuoi puoi restare non ci dà fastidio, vero mamma?”
“Non dipende da me. Dobbiamo chiedere al signore” disse lei.
“Lorenzo può rimanere: se non dà fastidio a voi, non ci sono problemi. Dopotutto darete compagni di lavoro” disse il signore.
“Perfetto, allora!” esclamai io, impaziente di entrare.
“Okay, accomodatevi, non rimanete sulla soglia” disse cordialmente l’uomo.
Entrammo velocemente in una stanza grandissima. Era molto bella. I mobili erano in stile moderno, tutti bianchi e lucidi: erano meravigliosi. Ci accomodammo su un divano in pelle bianca.
“Volete qualcosa da bere?” ci chiese il signore.
“No, grazie. Tu, Ester, vuoi qualcosa?” disse mamma.
“No, grazie” risposi io.
“Lorenzo? Tu vuoi qualcosa? Un the al limone? So che ti piace molto” disse il signore.
“A dir la verità, se non è di disturbo, ne gradirei un po’ ” disse Lorenzo timidamente.
“Dai, non ti vergognare … dopotutto sei un attore, gli attori non si vergognano!” disse ironicamente il signore.
“Allora” disse lui ritornando nel salotto con il the per Lorenzo “Sapete già perché siete qui”
“Più o meno” dissi io.
“Per prima cosa, mi presento: sono Daniele Bianchi, ma potete chiamarmi semplicemente Daniele, non mi piacciono troppe formalità. Dirigo ‘Stelle’ da non molto. Inizialmente apparteneva a mio padre, ma sfortunatamente se ne è andato, e mi ha lasciato tutto in eredità. Comunque, ritornando al film, dovreste dirmi se lo possiamo creare sì o no”
“Sì!” risposi allegramente io.
“Bene! Seconda cosa …”
“Ester, vuoi recitare la parte della protagonista?” mi chiese Lorenzo, senza lasciar finire di parlare Daniele.
“Sì, mi piacerebbe molto. Ho già chiesto il permesso ai miei genitori, mamma vi può confermare, e mi sono già informata sull’inizio delle riprese, ovvero fine giugno”
“Giusto. Vedo che hai raccolto tutte le informazioni più importanti ” disse ridendo Daniele.
“Sì!” esclamai felice io.
Il pomeriggio si concluse molto velocemente. Mi fecero una specie di provino, giusto per vedere se sapevo recitare, e, fortunatamente, andò molto bene. In pratica, avevo avuto la parte senza aver fatto molto e questo mi rendeva super felice.
Ringraziai ancora una volta Lorenzo per la sua disponibilità e andai a casa.
Quella notte non riuscii a dormire: non vedevo l’ora di raccontare tutto ad Alice.
Mentre pensavo alle cose belle che mi stavano capitando, pensai a Eric.
“Chissà cosa starà facendo” mi domandai.
Continuavo a pensare ai vari modi che potevo utilizzare per aiutarlo e, dopo averci riflettuto molto, capii che la cosa migliore era parlare con la sua famiglia.
È vero, forse mi sarei esposta troppo. Quell’idea che all’inizio mi sembrò così folle, d’un tratto mi sembrò la cosa più ragionevole da fare.
“Io avrò la parte di uno dei protagonisti. Interpreterò Federico.”
“Scusate, ma di che state parlando?” ci interruppe Eric.
“In breve” iniziai io “Quest’estate ho creato una storia che ho poi pubblicato su un blog. Ieri, una società televisiva, mi ha telefonata dicendomi che volevano crearci un film.”.
“Ester, non sapevo che scrivessi” mi interruppe Simone.
“Be’, a dir la verità, è stata la prima e unica volta” dissi io un po’ imbarazzata.
“Qual è la trama?” Chiese Eric.
“In pratica: il personaggio principale, ovvero io, deve iniziare le superiori. Il giorno del suo quattordicesimo compleanno scopre di avere dei poteri magici legati ai 4 elementi della natura. Federico..."
"Ovvero io", disse Lorenzo interrompendomi.
"Possiede quello dell’acqua", continuai io, "mentre Ester li possiede tutti. Ovviamente non sono gli unici ad avere questi poteri e devono perciò andare alla ricerca degli altri Prescelti…”.
“E come va a finire?” disse Alice incuriosita.
“Be’ … la invitiamo a leggere la storia!” dissi io imitando la voce di una ragazza da call center.
“Ester, ma è vero che reciterai tu il personaggio principale?” mi chiese Lorenzo interrompendo quel momento.
“Non lo so, ma mi piacerebbe … a proposito, sai quando iniziano le riprese?”
“A fine giugno 2014”
“In pratica quando finisce la scuola.”
“Sì”
“Allora esiste qualche chance per convincere i tuoi!” disse Alice tutta contenta e felice per me.
“È vero!” dissi io, che già immaginavo la mia vita da attrice.
*drin*drin*
La campanella che indicava la fine della ricreazione era appena suonata.
“Okay, meglio se rientriamo … ciao Lorenzo” dissi io.
“Ciao ciao” disse lui agitando la mano.
“Dai, rientriamo in classe” dissi rivolgendomi ai miei amici.
Le ultime ore passarono in fretta.
Tornata a casa, chiesi a mia madre e a mio padre il permesso di recitare nel film. Trovai le maniere adeguate per fare una domanda del genere. Cercai di essere più convincente di quanto non lo sia stata in tutta la mia vita.
Dissi loro che le riprese sarebbero iniziate a fine giugno e che quindi, non sarebbero stato un problema per la scuola. Dissi anche che Lorenzo avrebbe recitato con me.
Loro ascoltarono tutto con attenzione e dopo aver parlato e discusso per cinque minuti, il tempo che avevano a disposizione prima di riprendere le loro normali abitudini, mi dissero che potevo fare questa nuova esperienza.
Non ci potevo credere. Mi ero preparata psicologicamente per ricevere un “no”. Ero super felice.
“Okay, ora mangiamo. Facciamo in fretta che papà deve andare a lavoro, e noi, Ester, dobbiamo prepararci per l’appuntamento.” disse mamma con il sorriso sulle labbra.
Dopo aver mangiato, andai in camera mia per prepararmi. Mi vestii in modo semplice: un jeans e una maglietta.
Erano le 15 e mezza… eravamo in ritardo sulla tabella di marcia!
“Ester, sbrigati!” urlò mamma dal garage.
“Saluto Billo e vengo!”
“Ciao tesoro” dissi rivolgendomi al mio cucciolo ”Ora mamma ed io andiamo via, ma torniamo appena possibile”.
Gli feci una carezza e corsi giù per le scale. Rischiai di cadere, ma per fortuna, non successe.
Andai in macchina e partimmo a tutto gas verso l’agenzia.
Arrivammo alle quattro meno dieci, non so ancora io come.
Mentre chiedevamo informazioni in giro, trovai Lorenzo. La fortuna era dalla mia! Lui sicuramente conosceva questo posto. Chiedendo in giro ero venuta a conoscenza che era un attore professionista. Lo salutai velocemente e gli chiesi aiuto.
“Okay, non ti preoccupare, vi accompagno io” disse lui, dolce come sempre.
“Grazie mille. Se non ci fossi stato tu, ci saremmo perse di sicuro”
Prendemmo l’ascensore per arrivare al terzo piano. Era bellissimo. Tutto in vetro, o almeno credo, non me ne intendo molto. Comunque era trasparente e potevamo vedere fuori. C’era un panorama meraviglioso: un parco immenso e al centro un bellissimo laghetto artificiale. Nonostante l’altezza, si intravedevano le papere nuotare liberamente in quel posto paradisiaco.
Appena uscimmo dall’ascensore, Lorenzo andò avanti e noi lo seguimmo. Svoltammo un paio di volte e dopo credo 5 minuti, finalmente arrivammo.
Ero impaziente e il cuore mi batteva a mille.
Bussammo. Ci aprì un signore giovane, castano e con un sorriso stampato sulla faccia.
“Okay, allora io vado, queste sono questioni vostre, meglio non intromettersi” disse Lorenzo.
“No, se vuoi puoi restare non ci dà fastidio, vero mamma?”
“Non dipende da me. Dobbiamo chiedere al signore” disse lei.
“Lorenzo può rimanere: se non dà fastidio a voi, non ci sono problemi. Dopotutto darete compagni di lavoro” disse il signore.
“Perfetto, allora!” esclamai io, impaziente di entrare.
“Okay, accomodatevi, non rimanete sulla soglia” disse cordialmente l’uomo.
Entrammo velocemente in una stanza grandissima. Era molto bella. I mobili erano in stile moderno, tutti bianchi e lucidi: erano meravigliosi. Ci accomodammo su un divano in pelle bianca.
“Volete qualcosa da bere?” ci chiese il signore.
“No, grazie. Tu, Ester, vuoi qualcosa?” disse mamma.
“No, grazie” risposi io.
“Lorenzo? Tu vuoi qualcosa? Un the al limone? So che ti piace molto” disse il signore.
“A dir la verità, se non è di disturbo, ne gradirei un po’ ” disse Lorenzo timidamente.
“Dai, non ti vergognare … dopotutto sei un attore, gli attori non si vergognano!” disse ironicamente il signore.
“Allora” disse lui ritornando nel salotto con il the per Lorenzo “Sapete già perché siete qui”
“Più o meno” dissi io.
“Per prima cosa, mi presento: sono Daniele Bianchi, ma potete chiamarmi semplicemente Daniele, non mi piacciono troppe formalità. Dirigo ‘Stelle’ da non molto. Inizialmente apparteneva a mio padre, ma sfortunatamente se ne è andato, e mi ha lasciato tutto in eredità. Comunque, ritornando al film, dovreste dirmi se lo possiamo creare sì o no”
“Sì!” risposi allegramente io.
“Bene! Seconda cosa …”
“Ester, vuoi recitare la parte della protagonista?” mi chiese Lorenzo, senza lasciar finire di parlare Daniele.
“Sì, mi piacerebbe molto. Ho già chiesto il permesso ai miei genitori, mamma vi può confermare, e mi sono già informata sull’inizio delle riprese, ovvero fine giugno”
“Giusto. Vedo che hai raccolto tutte le informazioni più importanti ” disse ridendo Daniele.
“Sì!” esclamai felice io.
Il pomeriggio si concluse molto velocemente. Mi fecero una specie di provino, giusto per vedere se sapevo recitare, e, fortunatamente, andò molto bene. In pratica, avevo avuto la parte senza aver fatto molto e questo mi rendeva super felice.
Ringraziai ancora una volta Lorenzo per la sua disponibilità e andai a casa.
Quella notte non riuscii a dormire: non vedevo l’ora di raccontare tutto ad Alice.
Mentre pensavo alle cose belle che mi stavano capitando, pensai a Eric.
“Chissà cosa starà facendo” mi domandai.
Continuavo a pensare ai vari modi che potevo utilizzare per aiutarlo e, dopo averci riflettuto molto, capii che la cosa migliore era parlare con la sua famiglia.
È vero, forse mi sarei esposta troppo. Quell’idea che all’inizio mi sembrò così folle, d’un tratto mi sembrò la cosa più ragionevole da fare.
Molto bello .. continua così !!
RispondiEliminagrazie mille :)
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