venerdì 15 novembre 2013

Stelle...

   STELLE
Le ultime ore passarono in fretta. Non vedevo l’ora di tornare a casa dal mio Billo e di raccontare tutto quello che era successo a mamma.
Una volta arrivata, lei era sulla porta, ad aspettarmi tutta incuriosita.
“Ciao Ester, com’è andata?” mi disse.
“Bene. Anzi, benissimo” 
“Che è successo di così strabiliante?”

“Non ci crederai mai …” e con questa frase, iniziai a raccontarle tutto quello che mi era capitato a scuola. Le dissi di Alice, Eric e Simone. Le raccontai del mio incontro con quella vipera e il suo ragazzo. Be’, a dir la verità non sono sicura fosse il suo ragazzo, lo posso solo intuire. Le parlai anche dei professori e delle materie: insomma, le dissi tutto. Tutto ad eccezione del rapporto tra Melissa ed Eric. Non mi andava di dirle quello che avevo saputo da Simone, per di più, se mamma fosse venuta a conoscenza di quello che era successo all’entrata della scuola, si sarebbe preoccupata …
“Ester, mi stai nascondendo qualcosa?” mi disse, interrompendo i miei pensieri.
“No mamma, come ti vengono in mente certe cose?!” le risposi io, che, ovviamente, stavo mentendo …
*drin*drin*
“Mamma, vado io” le dissi, interrompendo quel momento imbarazzante correndo verso il telefono che stava squillando …
“Pronto, con chi parlo?” risposi con tono serio. 
“Salve, sto cercando Ester Adinolfi”
“Sono io, mi dica ”
“Sono uno dei rappresentanti della società televisiva Stelle … siamo nuovi nel campo dei film, di solito siamo specializzati nelle soap opera.  Comunque abbiamo bisogno di materiale per i nostri film e abbiamo letto la sua storia sul suo blog. Discutendone tra di noi, abbiamo deciso di farne un film, sempre se lei è d’accordo …”
A quella notizia, stavo per svenire … non ci potevo credere! Durante l’estate avevo scritto una storia che avevo pubblicato su un blog e questo signore mi stava dicendo che volevano crearci un film … non ci potevo credere! Provate a mettermi nei miei panni! Che emozione!
“Continui” dissi io, incuriosita e super emozionata per la loro proposta.
“Volevamo chiedere un colloquio con lei e con uno dei suoi tutori …”
“Quando?” lo interruppi io, che nel frattempo immaginano la mia vita da star distruggersi … i miei non avrebbero mai permesso una cosa simile.
“Ester, chi è?” mi chiese mamma.
“Aspetta, ti dico tutto dopo” le risposi io bruscamente poggiando una mano sul microfono del telefono.
“Pensavo di incontrarla domani” mi disse il signore dall’altra parte del telefono ”Dovreste recarvi verso le quattro del pomeriggio, ai nostri studi televisivi di Brescia … su internet dovreste trovare l’indirizzo giusto. Lì cureremo alcuni dettagli per quanto riguarda la produzione …”
“La ringrazio. È stato molto gentile a telefonarmi. Ne parlerò con i miei genitori …”
“Ci conto” mi disse lui interrompendomi.
“Sfortunatamente non dipende da me. Stasera le manderò una mail all’indirizzo che troverò sul sito. Perché sul sito è presente una mail, vero?”
“Si, ovviamente”
“Bene. Allora la saluto e forse ci vedremo domani …” dissi sottolineando la parola “forse”.
“Arrivederci”
Misi il telefono a posto. Ero felicissima all’idea che il mio libro divenisse un film, ma ero anche triste perchè i miei non lo avrebbero permesso. 
“Mammaaaaaaaaaaaa” urlai io tutta felice.
“Che è successo? Chi era a telefono? Perché sei così felice?”
“Non ci crederai mai! Hai presente la storia che ho creato quest’estate? Bene, vogliono creare un film basandosi sulla sua trama! Non ci posso ancora credere. La società non è molto famosa nel campo dei film, ma almeno ne faranno uno sulla mia storia: che bello!!! Ci hanno invitato nella sede di Brescia, domani alle 16:00. Mi dovreste accompagnare o tu o papà … sai com’è, da sola non ci posso andare … A te fa piacere questa notizia? Tu approvi il fatto che faranno un film sulla mia storia, veroo?”
“Certo. È una cosa meravigliosa … sono contenta per te, ma sei sicura che non sia uno scherzo?”
“No, non posso esserne sicura, ma almeno mi dà speranze. Vediamo se esiste il sito.”
Così dicendo andammo al computer, digitai nel motore di ricerca “società televisiva Stelle” e mi apparve il sito ufficiale. 
In prima pagina c’era un post, dove era annunciato la produzione di un film.
Andai nella sezione “chi siamo” e cercai l’e-mail e qualche informazione sulla società. Confrontai il numero di telefono scritto sul sito con quello con cui mi avevano chiamato. Era lo stesso. Per di più, nell’indirizzo web, non c’era nessuna parola fissa che accompagnava il nome del sito (ad esempio “.blogspot” oppure”.altervista” ecc. ). Questo poteva significare solo una cosa: quello spazio sul web era stato comprato … di conseguenza, quella società esisteva davvero. 
Unendo tutti gli indizi, siamo quindi venute a capo che era tutto vero … non riuscivo ancora a crederci! 
Quella sera, mamma cercò di convincere papà a lasciarmi realizzare uno dei miei sogni. Con tutto il mio stupore, ci riuscì. Era strano ma, allo stesso tempo, vero. 
“Quindi questo è un sì?” gli chiesi con il mio miglior sorriso.
“Sì, ma chi ti accompagnerà?”
“Non lo so, chi è disposto??” chiesi io con tono allegro.
“Io! Non voglio perdermi per nulla al mondo una cosa simile” rispose mamma tutta entusiasta.
“Bene, problema risolto, no?”
“Okay, allora buona fortuna per domani” mi disse papi sorridendo.
Finito di mangiare, andai al computer per scrivere l’e-mail di conferma alla società. Dissi che sarei venuta il giorno seguente. Ne approfittai anche per chiedere se avevano già trovato gli attori. A dir la verità, avrei voluto recitare anch’io nel mio film. Ovviamente la parte della protagonista, poiché si trattava di me … ma sicuramente, miei non me lo avrebbero permesso, soprattutto con la scuola, come sarei riuscita a far combaciare tutti gli impegni?
Dopo circa 10 minuti, mi arrivò l’e-mail di risposta. Mi rispose il signore che mi aveva contattato quel pomeriggio. Mi scrisse che avevano trovato tutti gli attori, a parte la protagonista femminile (in pratica il mio personaggio). A quella notizia, mi sentii felice … dopotutto, in questo modo avevo qualche chance in più per recitare. 
Chiusi il computer e andai a letto. Provai a dormire, ma non ci riuscivo. Ero troppo nervosa per il giorno seguente … cosa sarebbe successo?

La mattina mi preparai e andai a scuola. Sul pullman incontrai Eric e Simone, ma non svelai niente. Cercavo di frenare il mio entusiasmo, ma, evidentemente, non ci riuscii. Alice se ne accorse subito. Mi chiese il perché di tutta questa mia felicità ed io non riuscii a resistere. Le raccontai tutto per filo e per segno. Le dissi anche del mio desiderio di recitare e lei si fece prendere dall’emozione. Incominciò a sognare la mia vita da attrice di fama nazionale e la sua da migliore amica dell’attrice più famosa d’Italia. Che fantasia! Eppure, l’idea non mi dispiaceva affatto. 
“Ester, devi riuscire ad avere quella parte!” mi disse afferrandomi per le spalle e tornando con i piedi per terra. 
“Ti sembra facile?! Devo convincere i miei genitori, organizzare tutti i miei impegni …”
“Ma tu sei disposta a fare tutti questi sacrifici?” mi disse lei interrompendo il mio elenco.
“Sì”
“E allora datti da fare!” m’incoraggiò lei.
In quel momento, arrivarono Eric e Simone.
“Perché si deve dare da fare?” chiesero incuriositi.
“Perché mi aspetta una giornata impegnativa” dissi io riuscendo a trovare velocemente una scusa. 
“Ah, okay” mi risposero seccati. Evidentemente si aspettavano qualcos’altro.  
“Ciao Ester” mi disse una voce maschile proveniente da dietro.
Mi voltai e vidi due occhi blu mare che mi fissavano. Era Lorenzo! 
“Ciao!” risposi io felice di vederlo.
“Ciao Alice” disse voltandosi verso di lei. 
“Ciao” disse lei imbarazzata. 
“Scusatemi, lui chi è?!” chiese Eric, interrompendo quel momento in modo acido.
“Lui è Lorenzo” dissi io.
“Vado in seconda, per questo non mi conoscete” disse lui con il sorriso sulle labbra. 
“La VIPERA, volevo dire, Clarissa, come sta?” dissi io, ovviamente sottolineando la parola “vipera”. 
“Ci siamo lasciati”
“Perché? Stavate insieme? E un’altra cosa, Ester, perché l’hai chiamata “vipera”?” chiese Simone.
“Perché ha offeso Alice e me, si crede la padrona del mondo e pensa che tutti siano suoi schiavi!” dissi io arrabbiata.
“È proprio per questo che ci siamo lasciati” mi interruppe Lorenzo. “Non la sopportavo più. Era diventata troppo cattiva… come dice Ester, una “vipera”!” si sfogò lui. 
“Pensate che si trova nella nostra classe! Che sfortuna!” dissi, rivolgendomi ai ragazzi.
“Comunque non sono venuto per parlare di Clarissa, ma del film che produrranno basandosi sulla storia del tuo libro”
Aveva svelato il mio segreto … non è possibile!
“Scusami, come fai a saperlo?” gli chiese Alice.
“So’ molto al riguardo …” rispose lui misterioso.

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